O2 è un liquido colloidale altamente concentrato, super energizzato, registrato come formula esclusiva, che contiene 70 oligoelementi e minerali, ottenuti da piante fossilizzate di terre vergini e dei mari incontaminati del sud in Nuova Zelanda, non raffinati, e elementi di piante naturali, combinati con Silicio, aminoacidi, ossigeno disciolto e nascente; sospeso in una soluzione di Solfato di Deuterio (D2 SO4) che funziona come un complemento alimentare e minerale. O2 migliora le attività nutritive biochimiche e fornisce all’organismo ciò di cui l’attuale stile di vita e la tecnologia lo stanno privando.
O2 permette che si generi ossigeno nascente per mezzo della dissociazione di alcune molecole d’acqua che si trovano nel corpo, formando così atomi di ossigeno ed idrogeno nascenti.
Ciò che abbiamo appena detto significa, in termini biochimici, che un atomo di ossigeno neonato ha sviluppato carica negativa (O -). I radicali liberi (che secondo vari scienziati sono la principale causa del processo dell’invecchiamento e delle malattie degenerative), hanno carica positiva (O +).
L’atomo di ossigeno nascente (O -) è attratto verso il radicale libero (O +), formando così molecole di ossigeno (O2) puro a livello cellulare, richiesto per i processi di pulizia cellulare. Per esempio combinato con un atomo di carbonio forma diossido di carbonio (CO2), il quale si elimina attraverso il processo di respirazione.
Ricerche
Per natura gli esseri umani sono stati disegnati per vivere una vita lunga, attiva e salutare. Tuttavia, noi che viviamo nella civiltà occidentale ci troviamo lontani da questo ideale: siamo spesso stanchi, con frequenza ci ammaliamo, abbiamo problemi di sovrappeso e, in molti casi, assumiamo una grande quantità di pillole per eliminare ogni tipo di problema e malessere; di fatto le persone che vivono nel Continente Americano continuano a sperimentare degenerazione e morte prematura.
Attualmente l’età media di vita è di 85 anni ed ogni decade dovrebbe essere caratterizzata da una immutata capacità di vedere, sentire, assaporare, ricordare e pensare. Se siamo stati disegnati per sentirci bene e in salute, perché la malattia è diventata così comune nella nostra società attuale?
Il progresso, ha ridotto notevolmente le potenzialità fisiche e psichiche dell’organismo umano, creando una sorta di degenerazione cellulare che mina il fisico e abbrevia notevolmente le capacità di ripresa.
Numerosi studi mostrano che tutte le malattie derivano da problemi dell’ecosistema; il nostro contatto più vicino con l’ambiente è attraverso l’alimento. Molecola per molecola, l’alimento è il maggiore contatto che abbiamo con la natura, poiché giornalmente ingeriamo quasi 2 chili e mezzo di cibo, che entrano nel nostro flusso sanguigno per formare tessuti: il detto “siamo ciò che mangiamo” è una realtà.
Per questo è importante capire l’effetto che la dieta giornaliera ha sulla nostra salute.
Nel 1977, nell’introduzione del Report del Senato Nordamericano su Nutrizione e Necessità Umane, il Dr. Mark Hegested, dell’Università di Harvard, disse:
“Voglio enfatizzare sull’esistenza di evidenze che mostrano chiaramente che la maggioranza delle morti nei Paesi industrializzati sono relazionate agli alimenti che si consumano, e che tali evidenze sono in aumento. La cattiva alimentazione è la maggiore responsabile del sovrappeso, delle malattie croniche e delle morti per cardiopatia, cancro, ipertensione, diabete”.
Siamo insufficientemente alimentati, con deficienze tanto in minerali, enzimi, aminoacidi come in vitamine. Ma soprattutto, non abbiamo una buona ossigenazione. Esistono studi che mostrano che l’ 80% delle persone che vivono in paesi sviluppati soffre di gravi disturbi come:
1. Diabete
2. Artrite
3. Cancro
4. Obesità
5. Disturbi cardiaci
Nel settembre 1994, la rivista Time informava che milioni di persone muoiono a causa di infezioni che proliferano nell’uomo in maniera esponenziale a causa di farmaci.
Purtroppo l’industria farmaceutica, un business altamente redditizio, tratta le malattie non come indisposizioni ma come opportunità di guadagno, e produce medicine per combattere i sintomi della malattia, non la sua origine. Si spende di più per mantenere stabile un paziente che per sanarlo.
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